Gelmini: "Meritocrazia e trasparenza, disegno coraggioso che vuole affrontare i problemi dell'università»
ROMA
Il Consiglio dei Ministri ha approvato la riforma dell’Università presentata dal ministro Gelmini. Lo si apprende da fonti di governo. Si tratta del primo provvedimento organico che riforma l'intero sistema universitario. Nelle sue linee ispiratrici il ddl afferma il principio che l'autonomia delle università deve essere coniugata con una forte responsabilità: finanziaria, scientifica, didattica. Le università, si legge nel progetto di legge, sono autonome ma risponderanno delle loro azioni. Se gestite male riceveranno meno finanziamenti. E' la fine dei finanziamenti «a pioggia». Inoltre la legge prevede la riforma del reclutamento del personale secondo criteri meritocratici e di trasparenza.
La riforma punta il dito contro i buchi nei bilanci delle università italiane, e annuncia «Commissariamento e tolleranza zero per gli atenei in dissesto finanziario». È prevista l’introduzione della contabilità economico-patrimoniale uniforme, secondo criteri nazionali concordati tra ministero dell’Istruzione e Tesoro: «i bilanci dovranno rispondere a criteri di maggiore trasparenza. Debiti e crediti saranno resi più chiari nel bilancio».
Ampio spazio ai docenti più meritevoli: gli scatti di stipendio andranno solo ai «professori migliori», ha sottolineato la Gelmini. In caso di valutazione negativa, spiegano dal ministero, «si perde lo scatto di stipendio e non si può partecipare come commissari ai concorsi».
La riforma del sistema universitario approvata oggi dal Consiglio dei ministri «è un provvedimento corposo che vuole affrontare in maniera seria e coraggiosa i problemi dell’università italiana, per dare maggiore peso a un’istituzione fondamentale del Paese e anche rispondere alla crisi». Lo ha detto il ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini, commentando a palazzo Chigi la riforma. Quello dell’università «in alcuni casi è un sistema buono, ma dopo tanti anni c’era bisogno di un ammodernamento».
Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, intervenuto nella conferenza a Palazzo Chigi ha sottolineatp: «Quella dell’università è una grande riforma, molto impegnativa. È stato trovato un equilibrio tra modello continentale e quello americano, con prevalenza del modello continentale. È stato anche raggiunto un equilibrio tra Stato, regioni ed università».
(La Stampa.it)